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G. S. SAN GIACOMO 

STORIA DELLA SOCIETA' 

Nel giorno della Liberazione, il 25 aprile del 1945, nasce ufficialmente il Gruppo Sportivo San Giacomo. "Con riferimento alla domanda di costituzione del gruppo"…recita una missiva del Coni protocollata con il numero 2471,-"vi comunichiamo di avervi nominato Commissario dello stesso per il periodo di assestamento"…

La comunicazione era rivolta a Rodolfo Crasso, presidentissimo ed autentica spina dorsale della società sangiacomina. E nell'ottobre dello stesso anno, assieme a Borri, ai Marassi e ai Derin,Crasso dava forma al primo Consiglio Direttivo nella storia della società.

Dopo un inizio duro e faticoso ilo gruppo iniziava a darsi da fare predisponendo, oltre a quella sezione di atletica leggera che si manterrà a tutt'oggi, tutta una serie di iniziative sportive.Nascono dunque le sezioni del calcio, della pallacanestro e della pallavolo; nel contempo la dirigenza si attiverà nella promozione di manifestazioni ricreative.Teatro di tutte queste attività il Ricreatorio Pitteri, dove il Gruppo trova ospitalità tra il 1946 e il 1947.

E' comunque una situazione transitoria: la struttura infatti viene requisita dalle truppe di occupazione.

Successivamente, dopo un periodo in cui la dirigenza del sodalizio si sistema in casa di Crasso,la questione della sede viene risolta definitivamente .Grazie all'intervento del Coni e di altri enti sportivi, il G.S.San Giacomo inaugura la nuova sede in via dell'Industria 11, che si è mantenuta tale fino ad oggi.

Dal punto di vista sportivo il sodalizio comincia sia dai primordi a proporsi nella marcia, disciplina tipicizzante di tutte le stagioni del G.S.San Giacomo, una specialità faticosa ed impegnativa che ha regalato  ai colori azzurri tante soddisfazioni.

Nel 1946 Giuseppe Zerial si afferma in un'importante selezione di marciatori in quel di Milano.

L'anno successivo Armando Terroni conquista a Lucca il titolo di Campione Italiano di marcia di IIa

Categoria.Tra il 1950 ed io 1953 altri atleti biancorossi si fanno onore, tra i quali Codrini, Bembi, Muscovi, Bragato, Travan; nella marcia spiccano i nomi di Boscolo e dei ragazzi Adriano Milloch e Nicola Maggio,tra i velocisti Cecco e Nigli negli 800 e 5000 Bortolot, Bembi,Toncic.

Sempre i questi anni il sodalizio sangiacomino continua a promuovere calcio, basket e pallavolo con risultati lusinghieri. Purtroppo alcuni insostenibili problemi economici costringono la società a sciogliere prematuramente queste sezioni. La pallavolo, giunta alle soglie della serie cadetta nella stagione 1956-57, deve chiudere i battenti, seguita quasi subito dalla pallacanestro e, qualche tempo dopo, da quella del calcio.

Al grave momento il gruppo dirigente del sodalizio reagisce compostamente, riprendendo di buona lena con l'atletica leggera grazie all'apporto, tra gli altri, dei vari Guido Lorber, Alfredo Maraspin, Giordano Gall, Fabio Bovo, Leone Giovannini,Bruno Crasso, Carlo Perini.

Rodolfo Crasso s'impegna a fondo pure nella promozione  dell'atletica  presso gli atleti "silenziosi" dell'Ente Nazionale Sordomuti.

Connaturata allo spirito della società ed al carattere intraprendente del Presidente Crasso l'organizzazione di una lunga serie di manifestazioni sportive.

Oltre al "Palio dei Rioni" ( nel 1953 i biancorossi riuscivano a conseguire otto vittorie su otto gare disputate), il G.S. San Giacomo ha organizzato in tre diverse occasioni i Campionati Italiani di marcia, onorati da una lunga teoria di campioni tra i quali spiccano i nomi degli olimpici Dordoni e Pamich. L'organizzazione della Staffetta Tricolore (23-5-1968) promossa in occasione del cinquantesimo anniversario della Vittoria e della Redenzione  di Trento e Trieste, è in avvenimento di fondamentale importanza  nella storia del sodalizio.

Con partenza dalla località di Muggia (l'olimpionico Franco Nones fu il primo podista) sessantasei frazionisti percorsero ben 323 km attraverso la pianura friulana e veneta risalendo le valli prealpine sino a raggiungere il Castello del Buon Consiglio del capoluogo trentino.

L'ultima frazione veniva affidata al maratoneta Egidio Bembi,che tagliava il traguardo affiancato da altri tedofori del G.S. San Giacomo, della S.G.T. dalla U.L. Udine e dal altri atleti trentini.

Rodolfo Crasso era latore del messaggio del Sindaco di Trieste Spaccini, per quello di Trento, De Benedetti.

Le ultime decadi del sodalizio sangiacomino, al pari di molte altre istituzioni sportive triestine, sono contraddistinte da un' inesorabile contrazione del parco atleti.

Questo problema, comune a tutto il comparto dell'atletica leggera italiana, ha assunto proporzioni rilevanti nel capoluogo giuliano in concomitanza con il consistente calo demografico. Ciononostante non sono mancate le soddisfazioni sia per i giovani che per il settore amatori- veterani.Vanno segnalati i marciatori  Carbi e Bortolotti , oltre ai giovani Fragiacomo, Coslovich e Maschietto, ed il velocista Pribaz.

In campo femminile hanno ben figurato le giovani Mersan ,Werk e Lari, le mezzofondiste Lorella Coretti, la Ducci e Alessia Alberico,quest'ultima primatista regionale nella specialità della marcia convocata in Nazionale.

Per quel che riguarda l'attività amatoriale e dei veterani, il sodalizio sangiacomino si è distinto particolarmente per qualità e risultati ottenuti. Terzi assoluti ai Campionati Italiani di Cesenatico nel 1987-88, i veterani sangiacomini, Crasso in testa, continuano a dimostrare che l'età non è certo un handicap per chi ama veramente lo sport e vuole mantenersi in forma- pur tra le enormi difficoltà economiche ed i consistenti deficit impiantistici che condizionano tutto il settore dell'atletica leggera triestina, il G.S.San Giacomo degli anni '90 continua a "svezzare" diversi giovani di sicuro talento.Ketti Alvarez  si è appena affermata nella regionale di corsa campestre.

Sempre nel settore femminile si nutrono fondate speranze per i futuri agonistici della cadetta Valentina Zlatich, per le gemelle Paola e Martina Premolin, per Deborah Donno e Valentina Iurincich. Tra i maschi stanno emergendo il velocista e mezzofondista Emanuele Deseira, il mezzofondista Andrea Russignan e Francesco De Lindemann .

Su tutti la quindicenne Sara Bettoso, classificatasi la posto d'onore per il salto in  alto alla recente edizione nazione dei Giochi della Gioventù ed al Criterium nazionale cadetti.

Le premesse per fare bene e proiettarsi ai vertici della disciplina ci sono tutte: a patto che gli enti e le amministrazioni si adoperino concretamente per la risoluzione di quelle problematiche che da tempo impediscono a dirigenti, tecnici ed atleti di svolgere in maniera appropriata i rispettivi compiti. Non si vive di soli ricordi e di iniziative personali …

Negli ultimi anni si sono distinti diversi atleti in questo sodalizio, tra questi PIAPAN Paolo che è stato  campione europeo master di salto in lungo e vicecampione italiano.

Pure un altro atleta master, Maurizio CUDICIO figlio del grande Gianni, nel 2005 si è laureato campione Regionale sui 400 mt in pista con il tempo di 54”01,  nei 200 mt 24”3, mentre nei 100 mt sempre in pista ha fermato il cronometro a 12”34.

Nel 2009 l’atleta MASSARENTI Paolo all’età di 42 anni si è classificato al secondo posto tra gli italiani nella maratona d’europa con il tempo di 2 ore 38 minuti e una manciata di secondi.

All’età di 95 anni, il 4 gennaio 2009, è venuto a mancare il Presidente/fondatore del nostro Gruppo Sportivo, RODOLFO CRASSO.

Grande folla e commozione al funerale svoltosi ovviamente nella chiesa di San Giacomo.

 

 

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